Che cos’è la fotografia per me e perché potrebbe interessarti

La fotografia sembra iniziare e finire in un click. In realtà, è proprio nel presente di quel click che si crea uno spazio intimo di conoscenza, fatto anche di silenzio, di occhi chiusi e di un ventaglio di espressioni: potrei anche star fotografando me stessa e sento esattamente quello spazio.

Che cos’è la fotografia: distanze che si accorciano

La fotografia è quell’intera distanza che percorro con la mia macchina fotografica per sentirmi più vicino a qualcuno e quel qualcuno potrei essere anche io.

Una bambina che cerca di raggiungere il padre a nuoto — ©Patrizia Corriero www.thestorycrafter.it

Ha uno straordinario potere di prossimità la fotografia eppure c’è chi resiste al desiderio innato -siamo pur sempre animali sociali e anche i più reticenti all’umanità lo sono- di stare vicino e avvicinarsi ad un altro essere umano solo perché ha in mano un mezzo per fotografarti.
Dopo qualche respiro cede anche l’ultima barriera di resistenza e avviene il miracolo: ci si lascia andare a sé stessi, all’altro e all’obiettivo.

“Se le tue foto non sono buone, vuol dire che non eri abbastanza vicino”.
Robert Capa

Quell’aggeggio nero -aka la macchina fotografica- può aiutarci a scoprire cose di noi che non sapevamo, a guardarci con occhi diversi, può smontare una ad una le convinzioni che collezioniamo e accatastiamo nella nostra mente senza neppure rendercene conto.

Cos’è la fotografia: fotogenia e senso di inadeguatezza

La fotografia, nel mio modo di vederla e di viverla, smonta quel senso di inadeguatezza che spesso, soprattutto noi donne, sentiamo: non sono bella, non vengo bene in foto, non sono fotogenica. La fotogenia è solo l’ultima trovata della società digitalizzata per farci vivere in un mondo poco a misura di imperfezioni umane, paure e vulnerabilità.

Calzini a righe e piedi in aria —©Patrizia Corriero www.thestorycrafter.it

Siamo messi continuamente sotto scacco: osserviamo, ci lasciamo invadere da fotografie e immagini per poi ritrovarci in un testa a testa continuo con messaggi sfoggiati, apparenti o subliminali.
Ad un certo punto, la mente ci incastra e ci fa sentire la necessità di metterci al pari con le strategie di immagine usate dagli altri senza andare fino in fondo a noi stessi e chiederci se tutto ciò ci sta bene oppure no, e se parla realmente di come siamo fatti, di cosa sentiamo in quel momento e di quell’universo interiore così meravigliosamente imperfetto che è dentro ciascuno di noi.

La fotografia: più connessione con noi stessi

E ancora: la fotografia può aiutarci a rimetterci in connessione con noi stessi. Come siamo fatti, che cosa proviamo, chi siamo e che cosa pensiamo.
È tutto qui il mio modo di fare fotografia: creatività, molto ascolto, tanta prossimità fisica ed emotiva e tanta -forse troppa- sensibilità per il mondo e le persone che lo popolano.

Prendersi cura delle emozioni — Veronica Leone https://www.linkedin.com/in/veronica-leone/ ©Patrizia Corriero www.thestorycrafter.it/

Credo in un’idea diversa di fotografia: più empatica, più umana e meno prevedibile che non include pose, espressioni o facce finte, ma si lascia coinvolgere dalla bellezza della realtà nella sua più piena espressività.
E tu in che fotografia credi?

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Patrizia Corriero | thestorycrafter.it

Confeziono storie fotografiche ad alto tasso di umanità per persone che hanno a cuore la sostenibilità. Curioso molto. www.thestorycrafter.it