Come rendere la tua presenza digitale sostenibile

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Quando qualcosa non va per il verso giusto, si rompe. www.thestorycrafter.it

Non ne faccio un mistero. La sostenibilità, intrisa e intinta in ogni salsa, è uno dei miei chiodi fissi da diversi anni.

La verità è che abbiamo semplificato il concetto di sostenibilità, riducendolo all’osso. Abbiamo accantonato in un angolino remoto della nostra consapevolezza i suoi mille risvolti.
Ciò che ne è rimasto è solo il ris-volto ambientale, ma la sostenibilità investe e coinvolge tutta la nostra esistenza.

Proprio per questo, ti chiedo: perché hai scelto di essere freelance e/o di avere un’azienda?

Le risposte più gettonate potrebbero essere:

‣ avere più libertà
‣ il lavoro da dipendente non fa per me (se per questo, non fa neanche per me)
‣ poter lavorare quando vuoi e con chi vuoi
‣ poter definire dei ritmi di lavoro più umani
‣ mettere in pausa il lavoro, quando più ti va, per dedicarti ad un passatempo, all’attività sportiva o ad un’attività che con il lavoro non c’entra nulla.

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Prendersi cura della propria presenza https://thestorycrafter.it/

Dunque, se la tua risposta sconfina in una di quelle presenti nell’elenco qui sopra, direi che anche tu stai cercando un modo per rendere la tua vita digitale sostenibile.

L’essere professionisti, artigiani o imprenditori nell’epoca digitale potrebbe risultare davvero poco sostenibile, anche se tuo padre, tua madre, tua zia, i tuoi amici, tua nonna non ci credono perché si stava meglio quando si stava peggio o viceversa.
Succede soprattutto all’inizio quando tutto è nuovo. Tutto è bello.
Tutto è incasinato.

Il digitale è un grandissimo passo avanti per l’umanità, ma potrebbe risultare un passo falso per chi ha limiti giganti a mettere limiti al proprio lavoro. Ovviamente i riferimenti sono puramente casuali.

Vivere con il tempo contato. Fotografia www.thestorycrafter.it
  1. Definisci i tuoi orari e soprattutto, rispettali
    L’ho imparato solo con l’esperienza. A furia di sbatterci i denti.
    Avere degli orari fissi in cui usi le tecnologie digitali per occuparti del tuo lavoro e dei tuoi clienti aiuta, aiuta tantissimo ad avere un rapporto più sereno e meno conflittuale anche con gi strumenti e in seconda battuta, con i clienti.
    Magari ti capiterà, anche se non te lo auguro, di ricevere messaggi da parte dei tuoi clienti alle 21:30 di domenica sera (non me ne vogliano i puritani della musica, ma questa canzone fa al caso nostro), o di vedere di sfuggita un’email che è approdata nella tua casella di posta elettronica alle 23:00, ma tu resisti! La tentazione di controllare, rispondere, essere efficienti, essere sempre presenti, a tutti i costi, ti farà vacillare e tentennare per qualche minuto abbondante. ‘Rispondo o non rispondo?’
    Cambia prospettiva e chiediti cosa succederebbe se rispondessi domani o lo facessi nel primo giorno disponibile.
  2. Decidi quando aggiornare il tuo sito e/o il tuo portfolio
    Spoiler: non aspettare l’ultimo momento per farlo
    Provo a fare un ripasso delle mie giornate: email, Slack, scrivo post, elaboro contenuti, scatto e postproduco storie fotografiche. Siamo onesti.
    Il sito e/o portfolio di un* professionista non compare esattamente in cima alla sua lista di priorità, men che meno nella mia. Ma aggiornarlo è vitale per poter parlare di sé in un modo che ci rispecchia ancora, per tenere il mondo al corrente delle storie a cui abbiamo dato voce.
    Personalmente aggiorno il mio portfolio due volte all’anno, a marzo e a settembre.
  3. Batching=raggruppare
    Batching deriva dalla parola inglese batch che significa gruppo.
    Di fatto, si tratta di organizzare e raggruppare insieme attività simili tra loro che hanno la stessa matrice. Un po’ come quando, da piccoli, giocavamo con le costruzioni, e fabbricavamo case, palazzi e strane creature immaginarie, usando pezzi dello stesso colore o della stessa dimensione.
    Per esempio, dedico il venerdì a curare l’aspetto fiscale (emettere fatture, aggiornare il file della contabilità, etc.) della mia professione, oppure ancora fisso le chiamate e le riunioni della settimana il martedì e mercoledì mattina.

Ovviamente, come per tutto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
In questo mare ci troviamo tecniche, strumenti e metodi di organizzazione della nostra presenza digitale. Come sempre, penso che la via giusta sia più breve quando sperimentiamo, curiosiamo e creiamo un modo tutto nostro per essere e sentirci comodi, stare a galla, nello spazio digitale.

Tu quali tecniche o strumenti usi?

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Patrizia Corriero | thestorycrafter.it

Confeziono storie fotografiche ad alto tasso di umanità per persone che hanno a cuore la sostenibilità. Curioso molto. www.thestorycrafter.it