Come rendere la tua presenza digitale sostenibile
Non ne faccio un mistero. La sostenibilità, intrisa e intinta in ogni salsa, è uno dei miei chiodi fissi da diversi anni.
La verità è che abbiamo semplificato il concetto di sostenibilità, riducendolo all’osso. Abbiamo accantonato in un angolino remoto della nostra consapevolezza i suoi mille risvolti.
Ciò che ne è rimasto è solo il ris-volto ambientale, ma la sostenibilità investe e coinvolge tutta la nostra esistenza.
Proprio per questo, ti chiedo: perché hai scelto di essere freelance e/o di avere un’azienda?
Le risposte più gettonate potrebbero essere:
‣ avere più libertà
‣ il lavoro da dipendente non fa per me (se per questo, non fa neanche per me)
‣ poter lavorare quando vuoi e con chi vuoi
‣ poter definire dei ritmi di lavoro più umani
‣ mettere in pausa il lavoro, quando più ti va, per dedicarti ad un passatempo, all’attività sportiva o ad un’attività che con il lavoro non c’entra nulla.
Dunque, se la tua risposta sconfina in una di quelle presenti nell’elenco qui sopra, direi che anche tu stai cercando un modo per rendere la tua vita digitale sostenibile.
L’essere professionisti, artigiani o imprenditori nell’epoca digitale potrebbe risultare davvero poco sostenibile, anche se tuo padre, tua madre, tua zia, i tuoi amici, tua nonna non ci credono perché si stava meglio quando si stava peggio o viceversa.
Succede soprattutto all’inizio quando tutto è nuovo. Tutto è bello.
Tutto è incasinato.
Il digitale è un grandissimo passo avanti per l’umanità, ma potrebbe risultare un passo falso per chi ha limiti giganti a mettere limiti al proprio lavoro. Ovviamente i riferimenti sono puramente casuali.
- Definisci i tuoi orari e soprattutto, rispettali
L’ho imparato solo con l’esperienza. A furia di sbatterci i denti.
Avere degli orari fissi in cui usi le tecnologie digitali per occuparti del tuo lavoro e dei tuoi clienti aiuta, aiuta tantissimo ad avere un rapporto più sereno e meno conflittuale anche con gi strumenti e in seconda battuta, con i clienti.
Magari ti capiterà, anche se non te lo auguro, di ricevere messaggi da parte dei tuoi clienti alle 21:30 di domenica sera (non me ne vogliano i puritani della musica, ma questa canzone fa al caso nostro), o di vedere di sfuggita un’email che è approdata nella tua casella di posta elettronica alle 23:00, ma tu resisti! La tentazione di controllare, rispondere, essere efficienti, essere sempre presenti, a tutti i costi, ti farà vacillare e tentennare per qualche minuto abbondante. ‘Rispondo o non rispondo?’
Cambia prospettiva e chiediti cosa succederebbe se rispondessi domani o lo facessi nel primo giorno disponibile. - Decidi quando aggiornare il tuo sito e/o il tuo portfolio
Spoiler: non aspettare l’ultimo momento per farlo
Provo a fare un ripasso delle mie giornate: email, Slack, scrivo post, elaboro contenuti, scatto e postproduco storie fotografiche. Siamo onesti.
Il sito e/o portfolio di un* professionista non compare esattamente in cima alla sua lista di priorità, men che meno nella mia. Ma aggiornarlo è vitale per poter parlare di sé in un modo che ci rispecchia ancora, per tenere il mondo al corrente delle storie a cui abbiamo dato voce.
Personalmente aggiorno il mio portfolio due volte all’anno, a marzo e a settembre. - Batching=raggruppare
Batching deriva dalla parola inglese batch che significa gruppo.
Di fatto, si tratta di organizzare e raggruppare insieme attività simili tra loro che hanno la stessa matrice. Un po’ come quando, da piccoli, giocavamo con le costruzioni, e fabbricavamo case, palazzi e strane creature immaginarie, usando pezzi dello stesso colore o della stessa dimensione.
Per esempio, dedico il venerdì a curare l’aspetto fiscale (emettere fatture, aggiornare il file della contabilità, etc.) della mia professione, oppure ancora fisso le chiamate e le riunioni della settimana il martedì e mercoledì mattina.
Ovviamente, come per tutto, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare.
In questo mare ci troviamo tecniche, strumenti e metodi di organizzazione della nostra presenza digitale. Come sempre, penso che la via giusta sia più breve quando sperimentiamo, curiosiamo e creiamo un modo tutto nostro per essere e sentirci comodi, stare a galla, nello spazio digitale.
Tu quali tecniche o strumenti usi?